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 Die unterirdische Stadt Herkulanum




Beschreibungstext ita


Miscellanea XXXV. Tom. IV. No. 24., LA SOTTERRANEA CITTÀ D'ERCOLANO., Ootto H governo cli Tito Imperator romano nelP anno 7Q dopo la nascita di Criito avvenne «na d-elîe più terribili eruzioni del Vefuvio. Çuefto monte getth suori folte nabi di ceneri infocate e di pomici, clie tolfe. o ii lusne al giorno, e che come pioggia rcvinofa ricadendo giù, tutti que' contorni coprirono, e gli dishufFero. In quella funefîa devaftazione fu comprefa anco la bella e opulent a città d'Erco'ano, colonia romana, pofta in fu la fpiaggia marittima tra Napoli e Pompej. Da un diîuvio di ceneri ardenti, ^ di pomici furono copeite leftrade, e le fabbriche d'essa. Gli abitanti ebbero appena tempo, di falvar la vita colle più pregevoli foftanze loro. Le fmifurate scesse di pioggia trasmutarono gli Xtrati di cenere in fodi ammaifi. Dello fquarciato fianco del monte usci poi un torrente fmifurato di lava infocata, che scorrendo verlo il mare. , di nuovo ricopii la città cfuna mAsia impietrita della grossezza di öo, fmo a ßo piedi. Cosi quella città Icomparve fulla faccia della terra abitata, d-i modo che dopo alcuni fecoll fi. no il fito d'essa era uscito della memoria degïi uomini, e che la piccola città di Portici s'era fabbricata fui terreno, che la -copriva. Fù scoperta a cafo nel lecoîo passato dal principe d'Elbeuf di Lorena, mentre nel 172^0 facea fabbricar presso Portici una villa. Un contadino lcavando un pozzo vi diflotterrb parecchi marmi preziofi, e diede motivo al d-etto principe, di comprarne quel terreno, ove facen«to pRoseguire gli scavi vi discopri molti anticlii monumenti e statue di pregio. Proibi poi il lie di Napoli il pRosequisnento degli feavi, che per lo fpazio di 30 anni stirono tralasciati, fiuchè per ordine del Re di bel nuovo vi fu pofia rnano. Vi volle uno scavo della profondità di Qo piedi per passare la maila della lava, e per giungere all'antiche strade deîla città. Furono premiati questi lavori d'un aran teforo di statue, vafi uteniiU da facrifizj, e pitture a fresco (fatte fulla calcina umida") che a poco a poco cavayonfi suori (vedi Fig. 1.) e trasporîaronfi nel Mufeo della città aggiacente di Portici. 11 fito di Portici non permette va, che l'antica città si riproducesse intiera alla luce, senza rovn;ar quella. Onde non vi si potea far altro, che scavar le vie fofterranee traverfando la lava, ove al lume di toivie si vedono i refti della città. Il primo edifizio erandiofo, che vi si scopri, fu il Teatro, di cui la Fig. 2. ne mostra un prosoetto. , onde iî vede, che Pinter no di questo edifizio per la grancîezza e sue grandiole decorazioni formava una beliilFnna veduta. Per un corridore efîerno, la cui diagonale si vede in a a, e per fette porte (bb) g!i îpettatori pervenivxino ai loro feggj di tufo (ccj, ove 10000 persone aveanô luogo. Le pareti (dd) di fopra a' feggj eran riveftite di marmi. Entro le nicchie v'eran pofîe statue, e fu' piedifralîi, che fporgono in suori, Ci vedeano cavafti di bronzo. Il proscenio, pofto dirimpetro a' feggj, ove l'azione si rappreleatava, era decorato di colonne coriiuie, e di flatue delle Mufe. e^m/. ?peo^7i