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Ad99999 04 066a/itaInsetti. XXVII. Tom. IV. No. 64.
INSETTI DELLA CHINA.
Quasi tutte le produzioni naturali della China come hori, uccelli, pesci, insetti hanno colori acceiï e brillanîi, com gia vedernmo in diverfe tavole di questa opéra, e come le specie dipinte in guefxo numéro di più dimostrano.
Fig. 1. La Locusta macchiata. (Grillus morbillosus.)
Questa locufta è lunga di 2 1/2 pollici e superba di colore. Il suo petto è rolïo, 1' aftuccio, offia la custodia delP ali d' un verde l'euro turchino; le ali inferiori sono d' un rosso accefo, e sparse di macchiè nere. Il color del corpo è nero ed attraverfato di rige rofl'e e giallé; quello de' piedi è giallo. E" presentato IVolazzando.
Fig. 2. Il Bubreste stricciato. (Buprestis vittata.)
Il Bupreste ha in tedesco varj nomi; fra gli insetti è certamente adorno de' piu bei colori come i'i vede in lïg. 2 et 3, che sono nativi della China, Il presente è verde e stricciato Si giallo, azurro, e di color d'arancia. I colori sono hrillanti e d' un a vivezza singolare.
Fig. 3. Il Bupreste occhiato. (Buprestis ocellata.)
Questo Bupreste forpassa quello di F. 2 in bellezza, ii i'uoi aftuccj dell'àli essendo coperti da occhj e feudi azurri, gialli e rossi. I Cinefi usano gli aftuccj di ambidue pelle opère ricamate ed altri ornamenti de' veftiti e mobili.
Fig. 4. Il scarafaggio cinese. (Scarabaeus Chinensis.)
Questo scarafaggio rassomiglia intieramente à quello dell' Europa eccetto il suo colore, che è il verde di îrneraldo e molto brillante. I piedi'fono gialli.
Fig. 5. L'aragna macchiata. (Aranea maculata.)
L' aragna clella China certamente non è tanto fpiacevole e ripugnante che queïla d' Europa. Il suo petto fotto il quale lu oie nailondere la ma testa presentata in lïg. A. è di color argentine ed il suo corpo ovale è giallo e rofi'o chiaro. I piedi ciugnono sovente alla lunghezza di 3 o 4 pollici.
Fig. 6. Il farfallone Peranthus della China. (Papilio Eques Peranthus.)
Questa belliffima farvalla è del genere delle diurne e pelle sue code dell' ali inferiori apparliene alla claffe de' chiamati Equiti. E' superbo di color, ed anche in China molto rado don de è stirriato un vero ornamento de' gabinetti d' Insetti.
Ad99999 04 067a/itaUccelli. LXV. Tom. IV. No. 65.
UCCELLI RARI DI GERMANIA.
Fig. 1. L'Imantopo. (Charadrius himantopus.)
Questo raro uccello è del genere degli uceelli paluftri, e fpecialmente della forte del piviere. Egli è preffo à poco della grandezza del piviere verde; I f uoi lunghi e fottili piedi gli danno uno strano afpetto. Ha il dosso di color nero lucicante, e le penne maeitre delle ali brune, e cinte di bianco; la testa, il collo, e il petto sono bianchi. Ritrovafi fülle rive del Danubio ed altri fiumi groffi; ma anco talvolta passala Germania; corre e vola con gran velocità, e nutrefi di vermini ed altri insetti acquatici.
Fig. 2. L'Avosetto. (Recurvirostra avosetta.)
L'avofetto, chiamato anche Beccaroella ovvero Spinzago (Tacqua e del genere de' beccoftorti palluftri come il suo becco ricurvo ahbaftanza dimostra. Somiglia al précédente in grandezza ma ha il corpo piu grosso, e li piedi forniti di membrane da nuoto, come le anitre. Il color d'effo è bigio, bianco, é nero. Vive in Europa ed Asia, ma abita, principalmente nel tempo di state, l'isola Orland in Svezzia, le cofte del Mare Baltico, e la Dannimarca. Nel tempo d' inverno egli passa ia paeû piu caldà. La sua carne si mangia.
Fig. 3. Il piccolo Terrabuso. (Ardea stellaris.)
Il piccolo Terrabufo ovvero Trombone è un uccello belliffimo che vive folitario ne' canetti, e non comparisce di giorno, Egli è piu grande del merlo e di color giaile bruno e nero; nutrefi di piccoli pesci. rane e lumaahe.
Fig. 4. Il Storno marino. (Turdus marinus.)
Questo belliffimo Uccello vive in Europa ed Asia, nia è meno fréquente in Germania ch'è in Syezia, Lapponia, . e Svizzera. Ne' mefi di Luglio ed Agofto arriva attruppato in Turchia e Siria ove è chiamato fuccello fanto à casion della diftruzzione che sa delle locufte. E chiamato anco il storno campeftre, perche trovafi tal volta nei campi e fulli letamaji. Non forpalîa in grandezza il stanello commune. Il suo corpo è di color rofato; la testa, il collo, le ali, e la coda sono d' un nero lucicante di turchino. La sua testa è di più adorna d' un pennacchio fmagliante di vaghi colori. Egli f addomeftica diffïcilmente.
Ad99999 04 068a/itaFiori. Tom. IV. No. 66.
FIORI BELLA CHINA.
L'Hydrangea, o la Rosa di Giapone. (Hydrangea hortensis.)
La patria cli questo bellissimo fiore è la China ed il Giapane. Gli Inglefi furono i primi di trasportarlo in Inghilierra, donde, qualche anni fa, fu. introdutto in Germania, ov' è un ornamento e dell7 ultima usanza negli orti. Fu chiamato da prima Hortenfia, ma da poco porta il nome d' Hydrangea.
Il suo arboscello giugne all'altezza di raffomiglianti pella loro forma aile ciocche del fambucco acquatico danno à questo fiore un afpetto molto elegante.
Questo fiore fpunta suori nei mefi cli Maggio ovvero Giugno; comparisce nel principio d' un verde giallo ma tofto si rivefte d' un bello rosso cli Rosa e cangia in color di viola prima di ovvizzare. Ogni fiore dura preffo cli due mefi.
Benche la planta non fia molto tenera 12 fin a 16 pollici, le foglie sono d' un verde pero non si propaga che nelle stanze de' scuro e cuspidate do' due capi. Le sue giardini ovvero altri luoghi, dove il freddo ciocche de' fiori, sovente di 6 e S pollici, e non puo penetrare.
Ad99999 04 069a/itaAntichità. XII. Tom. IV. No. 67.
MASCHERE DEGLI ANTICHI.
Le maschere degli antichi furono principalmente deftinate per le loro efibizioni teatrali che si facevano di giorno in grandi anfiteatri, sovente affai larghi per contenere vinti mila spettatori. Queste maschere derivarono delle fefte di Bacco nelle Vendemmie, quando gli allegri viguaji si mascheravano ed imbrattandofi il volto colla foccia di vino rosso recitavano varii traftulli e farse.
Al regolamento, che si faceva poscia del Teatro, quelle maschere artificiali furono inventati che presentavano certi e déterminât! Caratteri. Effe furono divife in (i) maschere tragiche pelia Tragedia (2) maschere corniche pella Comedia, e (3) maschere Baccanali per la Satira e le paftorali.
Maschere tragiche si vedono par efempio nelle figure I. 2. 3. e 8.
Delle comiche si presentano nelle figure 7 e 10.
E di quelle di Bacco si trovano nelle figure 4. 5. 6. 9.
Le maschere degli antichi non furono folamente faccie, come da noi, ma intiere teste, delle quali la parte d'innanzi feparavasi da quella di dietro, come un casco; e 1' attore acquiftô con esse un volto corrifpondente col suo carattere; di piu ebbero ördinarmente larghe, e focchiufe, ovvero fpalancate bocche che in modo d' una tromba parlante rendevano la voce "naturale dell' attore piu forte, ed piu intelligibile ia ogni parte del vafto edifizio attorniato di fedili pel commodo degli spettatori.
A quelle maschere dell' antichita raffomigliano in qualche modo le maschere che f usano anche al presente per i caratteri del Teatro Italiano, e Truffaldinö, il Dottore, Tartaglia e Brighello hanno proprie maschere di faccia e propri veftiti, nelle quali rappresentano le loro parti.
Ad99999 04 070a/itaInsetti. XXVIII. Tom. IV. No. 68.
FARFALLA DELLA CHINA.
L'Atlante bruno.
Questa prodigiosa farfalla è del genere delle farfalle notturne o falene, e sorpassa in grandezza tutte le farfalle nostrali ovvero stranieri, s'accostando alla grandezza del nostro pipistrelle. China non è la sua sola patria, e si trova anche nei paesi caldi delle Indie, dove tutti gli insetti sono superiori ai nostrali tanto in grandezza che bellezza. Il color suo è un bruno canellato, adorno di giallo, nero, bianco ed azurro, donde questa farfalla ha un aspetto veramente grandioso, ma sono principalmente rimarchevoli le sue macchie triangolari nelle ali che sono orlate di nero, e consistono in una sottile pellicola della natura di vetro, pelle quali si disceme come i rami e le foglie d'aranci nella tavola presente, tutti gli oggetti come se fosse per una finestra.
Il di lei brucco è lungo di 4 pollici e della groffezza d'un dito. Ritrovasi comunemente in sulli arancj ed involge in un grosso bozzolo, il tessuto del quale l'usa in China per farne differenti stoffe di seta.
Ad99999 04 071a/itaRose. V. Tom. IV. No. 69.
DIFFERENTI SORTE DI ROSE.
Fig. 1. La Rosa Basilica Damaschina. (Rosa damascena basilica.
a r olore moito grato, e pu6 dira ver» D schitia. or'namento d'egli orti. VueRo bel fiore è del genere delle Rose Damaschine, come 1' ovale germoglio suo, e la sua struttura dimostrano. Il suo arboscello che arriva all'altezza di 3 o 4 piedi, e pieno di fpine corte, e di foglia tenere d' un verde Teuro. Il fiore è grande allai ma ha questo di singolare che è mezzo roi'fo e mezzo bianco, di maniera perö, che i due colori sono feparati 1' uno dall' altro nel mezzo del fiore, e che sovente una meta si trova tutta bianca, benche le foglie bianche fiano maffiïnamente mescolate di rosso, Per altro quella
Fig. 2. La Rosa gialla scempia. (Rosa lutea simplex.)
La Rosa gialla feempia crefee all'altezza di 4 o 6 piedi. Il suo legno è di color bruno chiaro e coperto di fpine. La Rosa è del genere della Rosa balfamica gialla come le lue foglie ffagranti cio dimostrano, che sono strette impennate, ed intagliate d' intornoj i rami sono pieghevoli ed accompagnati da copiofi bei fiori feempii di color cîtrino. L'odor n' è debole e poco grato. Effendo belliffima e poco dilicata (ruefta planta è adattiffima a dar luftro ai giardini.
Ad99999 04 072a/itaUccelli. LXI. Tom. IV. No. 70.
UCCELLI DI PREDA DI GERMANIA.
Fig. 1. Il Falcone pellegrino. (Falco peregrinus.)
Il falcone pelegrino abita le montagne delle parti fettentrionali d'Europa, Alïa, e America, e trovafi anco in Germania particolarmente in Turingia e nelle fpelfe felve del Haarts. E forte, ardito e doqile, donde è sovente addeftrato alla caccia di lepri, conigli, e pernici. Levafi talvolta ad un' altezza che si perde di vifta, e fvolazzando di continuo in un oerchio fpia la sua preda fopra la quale si lancia colla rapidità d' una freccia. E un nemico perigliofo degli uccelli falvatichi fia ne' boschj owero nella campagna. Neil' Autunno paifa in paefi piu caldi e se ne ritorna colla primavera donde è chiamato pelegrino. E lungo di 22 pollici, mifurato dal becco alla coda. Il suo color è un bruno chiaro e scuro mescolato di nero.
Il Canibello.
Fig. 2. Il maschio. Fig. 3. La femina. (Falco tinnunculus.)
Il canibello che ha anche varj altri nomi come gambinello Gheppio, e Ceppo foggiorna mafiïmamente ne' campanili e torri rimoti. E alquanto men grande del précédente, giugnendo folamente alla lunghezza di 16 pollici. Il canibello, particolarmente il maschio, è certamente del genere de' piu bei falconi, il suo colore essendo un grigio che ha del turchino, e che di più è mescolato di bruno, giallo, nero e bianco; la femina è d' un bruno chiaro e scuro punteggiato di nero. E molto fréquente in Germania, e va in preda di piccioni, uccelli, forcj, guaglie, lepri e pernici. E il terrore de' piccoli uccelli, e la Lodola cade come morta in terra, se scorge il canibello nell' aria. Pel danno che sa alla caccia si va molto ad eftirparlo.
Fig. 4. Il Nibbio. (Falco milvus.)
E della grandezza dèl falcone pellegrino e di color giallo, bruno di rugine, e nero. Si distingue per la sua coda ch' è biforcata. Questo uccello predace vive in Germania ed ama di fréquentai* i villaggi e cortili andando di continuo in preda di polli, ocche, ed anitre. Si nutre anco di carogna. Per altro è timido e di poco animo; indi accade sovente che i fparvieri e corvi, che sono isuoinemici, lo fforzano di rilasciare la sua preda.
Fig. 5. L'astore. (Falco palumbarius.)
L'aftore o colombario trovafi in Europa ed Asia e va in preda d'ogni forte di pollame che fia domeftica owero falvatica. E féroce di natura e di rado f'addimeftica; nidifica fülle alte cime degli alberi, e P avventa principalmente adosso a' piccioni, donde il suo nome colombario si dériva. Nel terzo anno di sua vita cangia il color delle sue piume che diviene bigio, nocino, e nero. Indi
Fig. 6. Il Milvo. (Falco gallinarius.)
che si credeva finora una specie particolare, non è altro che un' aftore di duoi anni avendo intieramente la sua figura e non differendo da effo eccetto nel colore delle piume. YV &. aJe£. I. ¥L±* r^ e
Ad99999 04 073a/itaUccelli. LXII. Tom. IV. No. 71.
PICCIONI STRANIERI.
Fig. 1. II piccione cremesino. (Columba rosea.)
JTra le varie Sorti degli uccelli arrecati dalle Indie il piccione cremefino è senza dubbio uno de'piu belli. E un piccione domeftico che f'accofta alla grandezza dei nostrali. Il principal colore delle Tue penne è un cremefino molto riyplendente che in varj luoghi dà nel color di rofa. D'un bello bianco sono il gozzo, il vertice, gli anelli degli occhj e le parti iuperiori delle aie; e brune sono le penne maeftre delle aie colla coda. Glilndiani araano aver questo piccione nei loro pollaji e cortili.
Fig. 2. Il Colombo d'oro. (Columba chalcoptera.)
Qnefto bello uccello, della grandezza del colombo falvatico, foggiorna nella Nuova 01landa. II suo color principale e grigio, ma le aie sono abbellite di vaghiffimi colori; pajono coperte d'oro lucicante di color rosso, giallo, e verde, oncle il suo nome si derira.
Fig. 3. Il colombo azurro coronato. (Columba coronata.)
Questo colombo vive nelle ifole Molucche ed altri paefi delle Tndie. E quafi un gigante fra li piccioni giugnendo alla grandezza d'un gallo d'India. Il complelîo del suo colore è un bello griggio azzurro ombreggiato di color purpureo. La testa è adorna d'una Corona del Iteffo colore. Suole nidificaie in fu gli alberi e dilficilmënte faddimeftica. Ritrovafi qualche volta in Germania nelle ménagerie. Si nutre come gli altri piccioni di grani, fpezialmente di rifo. Ce yn/^ être/1. XXIX. ^_/nj
Ad99999 04 074a/itaInsetti. XXIX. Tom. IV. No. 72.
FARFALLE DEL SURINAM.
Fig. 1. et 2. Il Paggio bruno.
Le due Farfalle ciel Surinam che qui vi Pap» presentano, sono amb edue pin grandie piu "belle di quelle d'Europa. La presente cliiamata: Il Paggio bruno e adorna di beiffimi colori. Ha la parte superiore (Fig. 1.) delle ali di color bruno scuro traverfate di striscie brune chiare, e le ali inferiori orlate di giallo. Le ali superiori son albeilite d'an ochione giallo e le inferiori di due macchie nere, in forma d'occhio, orlate di bianco.
La parte inferiore della farfalla (Fig. 2.) oltrapassa la Superiore, essendo vagamente diffegnata di bianco, giallo, roffaftro e bruno e traverfata di striscie ovvero vene nere 5 le ali inferiori hanno quattro bei occhj punteggiati. ,
Fig. 3. et 4. L'adonis azzurro.
Questa farfalla vince in belezza la précédente, e puo porfi nella claffe delle piu belle farfalle diurne del Surinam. La sua parte superiore. (Fig. 3.) èd'un belliffimo azzurro con eftremità di color nero ed adorna di macchie bianche fülle ali superiori. L'ornato de'colori della parte inferiore consiste in perlate, roffigne, gialle, brune, e nere flamme e punte che vi sono cofiben ombreggiate che quafi non è polfibile di veder un'insetto piu bello.
Ambedue queste farfalle vivono nelSurinam e si nutriscono del fugo che colla loro tromba fpirale fucciano de'fïori
Ad99999 04 075a/itaPesci. XXXV. Tom. IV. No. 73.
PESCI DI FIUME DELLA GERMANIA.
Fig. 1. Il Sermone argentino. (Salmo Schiffermülleri.)
Al fermone Argentino h uno de' piu important! pesci di Germania, Non abita folamente i grandi fiumi e laghi della Germania eSvizzera, ma si trova anche nel mareBaltico, onde è pesce di fiume e di mare. Giugne somente alla lunghezza di tre piedi ed al pefo di fei fin a dieci libbre; Efi'endo del genere de1 fermoni la sua carne e molto tenera e saporita; è pesce di rapina e nutrefi di rane ed aitri pesci minuti.
Fig. 2. La Trotta verdazurra. (Salmo Wartmanni.)
Questa specie di Trotta si ritrova ne' laghi della Germania méridionale e principalmente nellago diConftanzaove si moltiplica prodigiofamente. La copiofa pesca che le ne fa, è di gran vantaggio a' pescatori. Il suo nome si dériva del suo colore ch' è verdazzurino quando il pesce arriva all'età di fett1 anni. Cresce alla lunghezza di 2\ piedi e le sue carni sono di fquifito Capore. Dal mefe di Maggio fin al mefe d'Ottobre se ne pesca una gran quantità nel lago di Conftanza. E mangiato o fresco owero è marinato inbariletti come le lamprede e: mandato in altri paefi.
Fig. 3. La Umbla. (Salmo umbla.)
LaUmbla è anche del Genere della Trotta. Ella non passa la lunghezza d'un pie e mezza e ha la carne molto dilicata e saporita. Vive principalmente nel lago di Geneva ove feue prende gran quantità, che si manda in Francia. La Umbla si cuoce rossigna come la trotta, alla quale è del tutto fomigiiante.
Fig. 4. La Maraena. (Salmo maraena.)
La maraena anche contafi tra1 fermoni e trotte. Cresce alla lunghezza di tre 0 quattre piedi e ritrovasi nella maggior parte de'laghi della Germania settentrionale principalmente in Pomerania Svizzera ed Italia. Nutrefi di vermhii ed insetti, e ama il fondo deil' acqua, La sua came tenera è molto saporita.
Fig. 5. La Maraenina. (Salmo maraenula.)
La lunghezza di questo piccolo madilicato pesce non forpassa fei or otto pollici, ed il suo pefo ordinario è 2 or 2
Ad99999 04 076a/itaRose. VI. Tom. IV. No. 74.
ROSE.
La Rosa sempre fiorente. (Rosa semperflorens.)
La patria di questa Rosa dilettevole è la China onde fu recata in Inghilterra poclii anni fa. Effendo accoftumata à un clïma piu dolce di nostro, non attechisce da noi all' aria scoperta, e coltivafi lolamente negli Stanzoni caldi. II suo arboscello non oltrepassa l'altezza di 2 o 3 piedi; essendo teneriffimo di legno e di foglie. J rami hanno fpine roffe, e le foglie trilobate sovente non sono pennate. La forte porporina non è che femi-piena ma la pallida è ripiena. Le foglie della porporina sono increspate e d'un colore rubinofo porporino, quelle della pallida sono liscie e d'un amabil rosso pallido. L'odore di ambedue, benchè diverfo, è molto grato ed aromatico. Fioriscono tutto l'anno, onde si dériva ü nome Jemprefiorente. Talvotta anche frutificano.
Ad99999 04 077a/itaAntichità. XIII. Tom. IV. No. 75.
LE NAUMACHIE DEGLI ANTICHI.
Le Naumachie degli antichi Romani erano magnifici edifici in forma d'anfiteatro come i circhi déftinati à loro giuochi publiai. Il vafto l'pazio racchiuf ovi fu riempito d'acqua e formö un lago fui quäle i combattimenti navali si facevano. Le barche ufitate in questi combattimenti avevano un ordine di reiû. î (come in Fig. 2.) ovvero due (come in Fig. 3.), talvolta anche ne avevano trè, ed i delinquenti condennati à morte, offia i prigionieri di guerra dovevan batterfi alla disperata per divertir il popolo, che gli Imperatori qualche voila regalavano con questo fpettaculo terribile. LaNaumachia che quivi fappresenta, era situata preffo il fiume di Tibre, dell'acqua del quale era riempito. Si puo giudicar della grandezza di questi ediiïzi da quello, che fu fabricato per ordine del Imperator x\ugufto. Largo di 200 piedi giugneva alla lunghezza di igoopiedi, e trenta navi à tre ordini di remi con una quantité d'altre navicelle e barchette vi combattevano infieme. Gli armi da suoco non essendo in ufo in questi tempi, i combattenti f'ammazzarono con afte. piconi e fpade. I vincitorinon folamente conseguirono la loro libertà, ma dipiu furonoricompenfati.
Ad99999 04 078a/itaPesci. XXXVI. Tom. IV. No. 76.
NASELLI DI VARIE SORTI.
Nel decorso della presente opéra gin si è fatta la descrizione di varie specie de' Nafelli. one parecchie altre specie,
Fig. 1. Il Nasello Polaco. (Gadus polachius.)
Questo pesce vive nel mare Baîtico e nell' Oceano settentrionale principalmenîe vicino aile cofte d'Inghilterra ove trovafi in abbemdanza, Giunge alla lunghezza d'un piè e ttiezzo in circa, e nutrefi di pesci minuti. Pella tenerezza delle lue carni, è da per tutto allai gradito.
Fig. 2. Il Nasello lungo. (Gadus molva.)
Questo Nasello abita le cofte fettentrionali d' Europa, ove fpeffo si prende in prodigiofa quantità. Arriva al pefo di 15 fin à ig libbre, *d è il piu lungo de' nafelli onde tiene il suo »orne. Vive andaado in preda d'altri pesci e granchi, e mangiafi o fresco, owero marinato.
Fig. 3. La Lota. (Gadus lota.)
La Lota offia il Strùizo è un nafèsso remit* saporito che si trova nei laghi. e fiumi. Gresce alla lunghezza di 2 o 3 piedi ed ama tenerlî fui fondo per prender i pesci minuti che paûano, e della preda de' quali vive. Il suo ccrpo giallognolo è adorno di varie maschie brun. ©.
Fig. 4. Il Tau. (Gadus tau.)
Questo piccolo Nasello non oltrapafla la lunghezza di fei pollici. Il suo nome tedesco si dériva del suo capo che fomiglia al capo d'un rofpo. Non oltaiite la sua piccolezza vive della preda d'altri pesciolini che prende ca' suoi denti acuti. Il Tau si trova nelle aeque dell' America settentrionale.
Ad99999 04 079a/itaInsetti. XXX. Tom. IV. No. 77.
FARFALLE DEL SURINAM.
Fig. 1. et 2. L'Euriloco. (Papilio Eurilochus.)
Non c'e parte della Terra cofï ricca di grandi e belliffime farfalle che la coloniaEuropea del Surinam fülle coite Orientali dell' America méridionale. Il cielo caldo e umido pare contribuere alla multiplicazione di que' bei insetti, della grandezza e bellezza de' quali fiamo tante volta attoniti. Ecco L'Euriloco una delle piu grandi farfalle diurne del Surinam dipinta da due lati. Colle ali diftefe arriva à fette pollici il suo corpo è lungo tre pollici e mezzo. Le ali superiori sono di color bruno abbellite d'un orlo di color d' arancio, e di diverfi diffegni ed occhj giallognoli; il color delle ali inferiori è un rilucente nero orlato di color d' arancio che non poco augmenta la bellezza dell' infetto. Verfo il corpo le ali inferiori sono gialle, il color giallo essendo dispofto in forma d' arco. La parte efteriore dell1 ali (fig. 1.) è gialla, brun a, ebrunetta, dipinta à foggia di marmo, con un grand' occhio di color paonazzo ch' è orlato di giallo ed abbellito nel mezzo d' una striscia bianca in forma di mezza luna. Benche questa farfalla non abbia colori accefi, pure il dolce mescuglio d' effi gli da una vaghezza particolare.
Ad99999 04 080a/itaUccelli LXIII. Tom. IV. No. 78.
UCCELLI ASIATICI.
Fig. 1. Il Pavone Tibeto. (Pavo tibetanus.)
V'uefîo Pavone si trova in diverfe parti delF Asia, ma principaîrnente in Tibeto, e giunge alla grandezza della Gallina di Numidia. E cenerognolo il suo color principale con striscie e punte Manche. Le ali superiori e la coda sono piene di mascchie brune in forma d' occhj che verfo il lume sono d' un lucicante mescuglio di paonazzo e verde dorato. Il capo è bruno; li piedi sono d' un griggio giallo armati di due fproni.
Fig. 2. Il Fagiano occhiato. (Phasianus Argus.)
Questo Fagiano ha la grandezza d' un pavone nostrale colla differenza pero, che i bei occhi della superba coda del pavone pajono effer trasportati fülle ali di questo uccello, delle quali le larghe e lunghe penne sono adorne di macchie scure fomiglianti agli fpecchietti della coda del pavone. 11 colorito del capo e collo è un azzurro rilucente. In mezzo deila coda forgono due penne molto piu lunghe delle altre che sono taccate di punte ovvero di stelle bianche. Questo uccello occhiato vive principaîrnente in China, ma è cofi dilicato che meffo in chiufa non vive.
Fig. 3. Il Fagiano dell'Indostan. (Phasianus curvirostris.)
Questo Fagiano è un uccello molto raro, essendo pocchi anni che fu trarportato in Inghilterra. Lady Impey una Dama Inglese fu la prima di arrecarhe quaicheduni vivi, che pure in poco moriVano. Accofta alla grandezza d' un Fagiano nostrale. Il colore delle sue penne è un mescuglio d' azzurro di rossigno-, verde, e giallo. Le penne che P ergono dal vertice del di lui capo gii danao un afpetto particolare; quelle penne, che fin alla cima sono fpelate P affornigüano da luntano aile fpige di grano. Il nutrirnento come i coftumi di queste uccello non fan peranco conosciuti. /e rtfi. C/e&ß?*. éxzrr ^/HdtMiae^. jaLfir \jfùs*utâjsxv: t^^A^^oair -&'?. /. sty. 3.
Ad99999 04 081a/itaMiscellanes. XLIII. Tom. IV. No. 79.
AERONAUTICA.
Niente mai eccitava tanto 1 ammirazione generale, niente tanto Itiniolava il defiderio d' imitazione che il volo degli Uccelli. Ne' tempi antichiiiimi, come le tradizioni c' informano, varj tentativi erano fàtti per alzarfi da terra e per fvolazzare in un' aria meno grave cou alj artificiali. fermate a1 pied! ed aile braccia; ma le ali non avendo la proporzione propria tutti quei tentativi mancavano. Bifognava trovar un orcîigno, il pefo del quale infieme col pefo del corpo umano fuffe piu leggiero che il pefo dell' aria d' atniosfera ed il quale in consequenza della Tua leggierezza f alzarebbe nell' aria. I fratelli Montgoljïer furono i primi che nell anno 17^2 riuscirono in Franeia. Fecero un grand' ordigno vuoto di Taffetà in forma d'un globo, e attenuando l'aria per mezzo di carta e di pagiia accefa, pervennero a far falire il loro globo; cofi l'invenzione à tanto tempo defi-ierata rinsciva all'improvifo. Montgolfier agrandi poi il fao globo (ßg. I.) circondandolo con una galleria, nel mezzo della quale era il focolare (a) ed ai 21 Novembre Puatre de Rozier fece il primo viaggio nell' aria. Questa forte di Pallone, ripiena d' aria scaldata, fu nominata dopo 1' inventore Montgolfière. La féconda forte, ovvero 1' aeroftato [fis. 2.) fu' inventato nell' ifteffo anno dal Sigr. Charles PRoseffore di Fifica à Parigi. Questj riempi un globo di taffetà e di 26 piedi in diametro d' aria combuftibile, che era prepaxata in piccoli barilletti da limatura e d' olio di vitriuolo, e condotta nel pallone pel gran canale. Un navicello ci fu fermato con corde di fetà e 1' inventore steffo P alzava senza difficoltà nell' aria. Questo pallone è guernito d' un' animella che da ingreffo all' aria d' atmosfera in cafo che si vuôl scendere. Nella Montgolfière la discefa si sa diminuendo, il suoco. In cafo d' una disgrazia o accidente fatale, l'aeronauta puo falvarfi per mezzo d' una ombrella (fig-3-) trovata dal famofo aeronauta Blanchard. Questa ombrella conflue in tela ovvero panno grosso e forte diftefo fu qualche cerchia, 1' aeronauta fedendo in una fedia di cingîiie aitaccata con corde all'ombrella, L' aria concentrata fotto questa ombrella impedisce il cascar, e sa che si discenda poco à poco.
Ad99999 04 082a/itaMiscellanea. XLVI. Tom. IV. No. 80.
CURIOSITÀ DE PAESI SETTENTRIONALI.
Fig. 1. La Caccia d'uccelli ne' Orcadi ed altre isole settentrionali.
Ne' Orcadi come nelle altre ifole del Polo artico la natura era poco follecita della fuffiftenza degli abitanti. II loro nutrimento consiste principalraente in pesci, in uccelli marini e loro uovi. Niente passa la temerità degli uccellatori. Of'arrampicano per mezzo di lunghe pertiche da rupe in rupe, owero discendono con corde ne'piu profondi abiffi. Sanno colla piu gran defterità penetrare nelle caverne e feffure, e pigliare fpecialmente nel tempo del covare il Gabbiano marino, il Colimbo, ed il Colirnbo troile coi loro uovi à centinaja. Se gli scogli lono troppo diftanti come nella isola Noss, figurata (Fig. 1.) nella presente tavola, sono pronti di gettar una corda d'uno all ‘ altro ed attaccando una fedia di legno discendono per mezzo di varie corde e carrucole ove che loro piace. Molti periscono in questa perigliofa caccia, ma l'abito e piu ancora la neceifità dà animo a'rimanenti di hravar ogni pericolo.
Fig. 2. Il Geyser ed il Monte Heckla nell' Islanda.
Nella grand ‘ Ifola settentrionale d'Islanda il regno animale come il regno végétale non efibiscono gran curiofità, rna il regno minérale cipresentai piu rimarchevoli oggetti della natura. Tutta l'Ifola pare effer scavata da volcani fotreranei, che, prorompendo da pertutto, formano caldi e cocenti forgenti e laghi, e che penetrando pella perenne neve ed i ghiacci perpetui, presentano i pui strani prodigi della natura; ma principalmente si diftinguisce la calda forgente del Ge)rfer (Fig. 2.) nella parte méridionale dell'isola, nella vicinanza del volcano Heckla che nels fondo della presente tavola comparisce. In certi tempi si ode di fotto al bacino del Geyser un strepito ottufo feguito d'unfracaffo fomigliante a'colpi del canone, dopo di che una colonna d'acqua cocente, ed alta di cento piedi e piu, prorompe. Questa colonna porta feco var) pezzi di dirupi che getta in qua, e in là. Quando il foie dà fui Geyser, i vapori volcanici formano un arcohaîeno che di molto alza la grandezza di questo fpettacolo maeftofo.
Ad99999 04 083a/itaUccelli. LXIV. Tom. IV. No. 81.
UCCELLI RIMARCHEVOLI.
Fig. 1. L'Uccello pescatore Chinese. (Alcedo atricapilla.)
Ouefto bello uccelio, la lunghezza di cui non oltrapassa 6 pollici, è nativo della China. Ha il dolfo e le aie d'un violèto che fmagliaSono neri il petto è la parte anteriore del coilo; il ventre è di color giallo l'uddicio.
Fig. 2. Il Papagallo terrestre. (Psittacus terrestris.)
Questo papagallo appartiene aile nuove feoperte che gii Inglefi hanno fatto nella nuova Olanda. Egli f accofta alla grandezza della toitola. 11 color prédominante delle lue penne è verde, traverfato lui dosso e fülle aie di striseië nere; la coda che ha la forma di mazza accuminata è d'un rol'fo giallo, anche traverfata di strifeie nere; le gambe sono molto piu fvelte che quelle degli altri papagalli; ma il piu rimarchevolf» di queiïo uccelio è, che non vola mai all'in lu degli alberi e che contra l'abito de ‘papagalli corre lempre per terra cavando gli insetti e farvaile che fanno il suo nutrimento. 11 suo nome e derivato dal suo modo di vivere.
Fig. 3. L'anitra chinese galericolata. Varietà. (Anas galericulata. (Var.)
Questa bella anitra è nativa della China e del Giapone, e steffo nella sua patria molto rara. Ella vendefi a earo prezzo e fpeffo serve d'ornamento ne'giardini dei mandarini (nobili e primi Magiftrati della China). Ecco una belliffima varietà dell'anitra Chi*nefe che si trova ritratta in una delle piu nuove e fplendiffime edizioni d'Inghilterra. Delle [anitre chiuefi gia abbiamo dato ragguaglio in N. IÔ di questo temo. Il compleffo del colore della presente spezie' ovvero varietà è belliffimo; penne di color violetto verde e bianco formano un superbo pennacchio e le di lei guancie sono anche adorne di pennacchi d'un giallo d'oro mescolato di bianco. Il petto è violetto il ventre bianco, e fopra le ali due pennacchi lorgono le quali a questo uccelio danno un alpetto rnolto particolare; sono le penne roiïigne e gialle del dosso, che rilevandofi perpendicolarmente formano-questi penacchi fomiglianti a piccole vêle. Ouefîa anitra fu varie volte trasportata in Inghilterra, ma probabilmente peîla sua tenera coiiituzione non si per venue mai
Ad99999 04 084a/itaInsetti. XXXI. Tom. IV. No. 82.
RIMARCHEVOLI INSETTI.
Fig. 2. et 3. Il largo Pavone della notte. (Phalaena Bombyx Pavonia major.)
Il largo Pavone della notte (Fig. 3) del quale il pavoncino pare effer una varietà, è la piu gran Falena di Germania, e mifura colle ali diftese l'ei pollici; le ali luperiori come le inferiori sono di color brano scuro ed abbellite di macchie in forma d'occhio ch'è di color cannelato e nero traverfato d'una striscia azura. Di questi occhi che si comparava agli occhi della coda del pavone il suo nome iï dériva. Le ali sono ancora vagamente adornate di diverfi tratti in forma di zigzag e d'arco. Il maschio non si diftinguisce della Falena femina se no nel suo colore ch' è generalmente piu scuro. Il bruco di questa Falena (F/g. 1.) si trova ne' mefi di Giugno e di Luglio all' in lu de' ceriegi, prugni, fu' falci, prugnoli e carpini, fülle betulie e quercie. Il di lai color è un verde gajo e arriva alla lunghezza di quattro polici. Il corpo è diinfo in varj anelli, ovvero interfegamenti pieni di piccole elevazioni femicircolari di color azuro, colle quali il bruco pare vagamente adorno di fîelie. Sul fine del mefe di Lulio il bru(co arriva al suo compimento e si rivefte d'una doppia fpoglia, la parte efteriore della quale è Cornea, mentre che la parte interiore è délia' qualità di fetà; finita la sua opéra trasformafi in una bruna crifalide (Fig. 2.) la quale nel iverno rimane nascofta nella terra e che folamente nella primavera feguente prende la forma di farvalla.
Ad99999 04 085a/itaQuadrup. LXV. Tom. IV. No. 83.
TRE SPECIE OF SCIMMIE.
Fig. 1. Il Molucco. (Simia Moloch.)
Il Molucco è di molto particolare e strana apparenza. Il suo corpo è tutto coperto di peli lunghi d'un grigio bruno; ha le braccia lunghiffirne, e la di lui faccia, ch' è senza pelo, è di color bruno chiaro — Nasce nell' Ifole di Molucca e di Suxnatra e ha 3 piedi d' altezza. Vivendo nelle forefte in società a cento e piu, nutrefi di scorze d'alberi, di foglie, e frutîe; E d' un natural dolie e facile à dimefticarfi.
Fig. 2. L'Entellus di Bengala. (Simia Entellus.)
E una nuova specie di Scimmie che il. naturalisa francefe il Signr. Dufresne ricevendo uno di Bengala ha fatto conoscere pocchi anni fa. Giugne all'altezza di tre piedi e mezzo. E pelofo per tutto ‘1 corpo, il suo pelame, ch' è di color giallo bianco, formando una forta di beretta fui capo. Le parti efteriori delle mani e de' piedi sono nere; le interiori e la -faccia, che non ha peli, son di color rosso bruno. Il nutrimento, e il modo di vivere di questa scimmia non son peranco conosciuti.
Fig. 3. Lo Indri. (Lemur Indri.)
Lo Indri appartiene al genere de' Makis, che sono poco differenti delle icimmie senza coda. 11 suo nome fignifica nel linguaccio di Madagascar ch' è la sua patria : Uomo di bosco. Il suo nutrimento consiste in foglie e frutte, che ha gran defterità di pigliar-colle sue mani ben formate. Il color principale del suo pelo è nero, eccetto la faccia e li fianchi che son di color rosso bruno. La coda corta è bianca. Lo Indri ha questo di particolare che gli abitanti di Madagascar se ne fervano alla caccia in vece di cani, benche fia la scimmia la piu pacifica che in niun modo appartiene alla claffe degli animal! carnivori. E alto di 3 piedi e mezzo.
Ad99999 04 086a/itaPesci. XXXVII. Tom. IV. No. 84.
BALENE E DELFINI.
Fig. 1. Il Capidolio. (Balaena Musculus.)
i-eriza la commune Balena ci fôrio anche diverfe altre spezie di Balene. Ecco ripresentata una, ch' è di molto piu piccola della commune. Il capidolio non oltrapassa mai la lunghezza di 31 piedi. La sua pelle è di color nero fulla sciena; è bianca la pancia. Ha la hocca cofi grande che due o tre perlone vi poffon star in piedi. Abita principalmente il mar Atlantico, ov' è prefo in alto Mare. Effendo molto graffo si ricova qualche volta d'un capidolio 50 barili d'oglio di pes. ce. Ne lie tempefte vieil sovente cacciato verfo le cofte di Norevegia, ove facilmente si pesca nelle cale. Il iuo nutrimento consiste in aringhe, che perfeguita neue loro migrazioni.
Fig. 2. Il Nesarnak. (Delphinus Nesarnak.)
Il Nefamak è del genere de' Delfini. Vive nelle parti fettentrionali dell oceano Atlantico ma fermandüfi fempre in alto mare non le ne sa copiofa pesca. Giugne alla lunghezza di 10 piedi. Il suo color principale è un grigio scuro con striscie piu scure; Vive della preda d'altri pesci, come cio dimostrano le sue mascelle piene di denti cilindrici. Benchè le sue carni non fian tenere ne il suo graffo molto saporito, pero foraiscono un ciho deliziofo a' poveri abitanti delli paefi fettentrionali.
Fig. 3. Il Delfino bidente. (Delphinus Diodon.)
Questo Delfino è un abitante del Mare Atlantico, ovo vive d'altri pesci che va predando. Arriva alla lunghezza di 40 piedi incirca; Ha il dosso di color bruno nero che vien piu chiaro verfo la pancia. La mascella inferiore è armata di due larghi denti che escono suor della luiiga bocca. Neil' anno 1733 un molto grande fu prefo nella Tamigi preffo di Londra.
Ad99999 04 087a/itaPlante. LXXXIX. Tom. IV No. 85.
DIFFERENTI SORTE DI FUCHI.
il Fuco che si chiama anche qualche volta erha maritima, occupa l'ultimo luogo nel regno végétale. Effo appartiene alla famiglia delle piante alghe e contiene una gran varietà di Ipezie, differenti in grandezza e forma. Ci sono femplici, ramofe e cespugiiate ipezie; alcune sono lunghe di quattro pollici m entre che altre arrivano all'altezza di 20 piedi. Parecchie forte sono cartaginofi; dure come cuojo le altre; ed altre mucilaginofe o membranofe. I Fuchi si trovano generalmente fülle cofte di mare, ma ve ne sono che f'incontrano in acque dolci nell' irnboccature de' fiumi. Gli abitanti delle cette se ne fervono per letame, e di qualchi forte si sa ufo per nudrir il beftiame.
Fig. 1. Il Fuco alato. (Fucus alatus.)
II Fuco alato è una pianta molto elegante di color rosso che si trova iri abundanza nel mare Mediterraneo come nel mave Baltico e quello di Settentrione. Non oltrapassa l'altezza d'un
Ad99999 04 088a/itaUccelli. LXV. Tom. IV. No. 86.
UCCELLI FORESTIERI.
Fig. 1. L'Avoltojo Griffo; o il Condor. (Vultur Gryphus.)
ïS e' tempi andati la favola diceva il Condor un moitro capace di portar via un Elefante. Non si fapeva niente di pofitivo di quefîo rimarchevole uccello di raphia fin che qualchi viaggiatori de1 tempi nostri hanno affermato la sua storia naturale. Il Condor vive in Peru, Chili, ed altre provinzie dell' America Méridionale. Soggiorna e nidifica principalmente nelle montagne, ma passa anche talvolta ne' valli. Mifura colle ali diftefe rg et 16 piedi. La di lui testa è come la testa degli alteri avoltoji senza piume; Ha le piume del corpo nere rifplendenti di turchino; è armato d' artigli fortiffimi colli quali attacca e getta in terra li cervi, capriuoli, ed altri quadrupedi. In mancanza d'altro nutrimento cibafi anche di pesci che va predando preffo aile cofîe del mare. I Peruviani molto temono il condor perche avviene fpeffo che porti via fan-ci ulli di 5 e 6 anni. Nel cabinetto Raale di Londra si trova uno del quale il nofiro è la copia.
Fig. 2. L'Avoltojo di Guinea. (Vultur Angolensis.)
Questo Avoltojo puo porfi nel numéro de' bei e rari Avoltoji pella sua testa piena di piume ed il colorito bianco che l'adorna. La sua lunghezza dal becco fin all'eftremità della coda e 3 piedi; sono rimarchevoli li di lui occhi orlati d'un anello rosso, e le piume bianche delle ali e del dosso vagamente ombraggiate. E molto piu prefto e vivace che gli altri avoltoji.
Fig. 3. L'Ottarda Hubara. (Otis Hubara.)
Questa Oltarda molto piccola vive nfe' deferti d'Arabia nutrendofi di varie erbe ed insetti. Il di lui colorito è bianco e bruno chiaro traverfato di fettuccie e striscie di color bruno scuro. H collo è adorno di lunghe piume bianche e nere à foggia d'un collase che daano a queuta Ottarda un afpetto molto particolare. uet
Ad99999 04 089a/itaQuadrup. LXVI. Tom. IV. No. 87.
CINQUE SPEZIE DI SCIMMIE.
Fig. 1. L'Ascagno. (Simia Ascanius.)
Ascagno h d'un natural doîce ed innnuante, e di gran vivacità. La sua lunghezza è 13 pollici. Nasce in Guinea. Diftinguefi questa monnaprincipalmente pel color turçhino che si trova qua e là nella sua faccia c che gli da una ciera molto pariicolare. Ha gli ovecchi adorhi di grandi ciuffï di capegli a loggia di rôle.
Fig. 2. L'Atys. (Simia Atys.)
Questa amabile monna foggiorna nelle Indie Orientali; arriva alla lunghezza di 18 pollici ed è bianchiccio di colore. Ha le dita delle mani e de' piedi come la faccia e gli orecchi senza pelo, il quale le da una forma tenera e delicata.
Fig. 3. Il Yarquè. (Simia leucocephala.)
Saguino di testa hi aura non p'affa niai iq pollici di lunghezza. Il color principale del suo corpo pelofo è nero; eccelto la testa che ha un pelo corto di color aialliccio. La coda Iimga è ampiamente fornita di pelo, e molto affomigliante a quella del volpe. Il Yarquè vive maffimamente folitario, ovvero a piccole trappe nell' immenfe forefte dell' America méridionale. E d'un natural timido e pigrc; onde è fempre perfequito delle altre scinimie che sovente gli togliono il suo cibo. Nu'trefi ordinarmente di frutli, rna ama di far la caccia aile pecchie e di diftruggere gli alveari dove ne trova.
Fig. 4. Il bruno Tamarino. (Simia Midas.)
Il bruno Taniarino nasce nella Guiana, ove nelle alte e folte forefte vive in focietà a grandi truppe. Questa gentile monna giunge alla grandezza d'un scojattolo nostrale; essa è faciliffïrna a dimefticarfi, ma pella sua tenerezza non puo ben accomodarfi al clima dell' Europa. Questa spezie ha diverfe varietà come par efempio
Fig. 5. Il nero Tamarino
che folamente nelle strisciuole brane e nere, delle quali li di îiu franchi fort* adorai, e nel pelo suo nero differisce del Taniarino bruno.
Ad99999 04 090a/itaAnfibi. XVI. Tom. IV. No. 88.
FOCHE DI DIFFERENTI SPEZIE.
Fig. 1. La Gran Foca barbata. (Phoca barbata.)
Le Foche, come si fa, fanno un genere da fe, del cmale le ibezie sono varie. Della Foca commune ovvero del can marino si ë gia data contezza. La foca qui difegnata è la grande barbata, che si chiama anche la foca à correggia, poichè li Groenlandefi fanno della lua peile correggie per la pesca. Ha 12 piedi di lunehezza incirca; il suo pelo corto e liscio è fui dosso di color grigio; il ventre e le parti inferiori danno nel bianco. La bocca appiattuta è fornita d'una barba di capelli ifpidi, e trasparenti, di color bianco.
Fig. 2. La Foca gialla. (Phoca flovescens.)
Questa spezie è la piu piccola delle foclie eonosciute e vive fülle stesse cofte colla grande. E molto lomigliante al can marino eccetto la barba, che le marica quai'i totalmente.
Fig. 3. La Foca ispida. (Phoca hispida.)
Questa Focca che si chiama in Groenlandia Neit-Soak, prendefi fülle cofte di questa iföla e quelle di Labrador con ramponi e freccie. Questi popoli maritimi fanno della sua pelle i loro veftiti; le carni, gli inteftini come ii graffo loro fervono di vivanda, ed usano l'ogiio per nutrire il lume delle lampadi. Ha tra -6 e g piedi di lunghezza, ed è riveftito di pelo iungo mesculato di lana fina.
Fig. 4. Il Vitello Marino. (Phoca pusilla.)
Il Vitcllo marino abita nel mare mediterraneo e foecialmente fülle cofte occidentali delP America in vicinanza dell Ifola di Juan Fernandez. Non oltrapassa la lunghezza di due piedi. Il di lui pelame è molto lungo, liscio; e di color nero.
Ad99999 04 091a/itaVermi. Vl. Tom. IV. No. 89.
VERMI DEGL' INTESTINI.
Fig. 1. II Tenia articolato. (Taenia solium.)
-T-cco un abkante del corpo umano, che fpeffo h caufa di lunghe e doloRose inalattie. E ii Tenia articolato Ç Fig. 1.) ehe foggioma negT inteftini dell' uom'o. E con grau difficoltà scacciato della sua residenza, perche le medicine disgiugnono maffimamente li inern bri senza irritar la testa che lia fana nel corpo. Quest'o vernie ha come i suoi èongeneri la forma d'un naftro. La piccola testa fomigliante ad un bottoncino trovafi in una delle due eftremità, dalla quäle le giunture bis lunghe del corpo cominciano a divenir piu larghe. Queste giunture sono tutte incaftrate l'una neli1 altra. Dalla testa fin' alla rotunda coda passa un canal principale con diverfi altri piu piccoli che fervono alla cireulazione degli umori. Fig. a. appresenta la testa aggrandita, in faccia. Nel suo mezzo è la tromba fpirale, che, mirât a dai lato (b) forma un' elevazione conica circondata da'dué anelli dentati. AU' intorno della tromba si trovano Quattro piu uiccolc elevazioni fornite nel mezzo d'infundiboliformi concavità per le qüali il fug© nutritivo è condotto nelli canali laterali. Queïto vernie è pella-forma del suo corpo sovente chiamato: Vernie cucurbitiuo.
Fig. 2. Il Polycefalo. (Polycephalus hominis.)
Il Polyc-efalo b del genere de' Hydaîicli o vermi di vescica e trovafi, benche di rado, nel cerVelip dell' uomo. Le Vesciche sono di color gialliccio, e d' una foftanza liscia ma dura come cuojo; ci foiio della grandezza d' una noce fin' a quella d' un pugno. In queste vesciche (Fig. 2.) si trovano 5, 10, 20 e talvolta fin' a 50 di questi vermi, che col lor corpo liscio e piriforme si ficcano a tal gui sa nella cute della Vescica che non se ne vede che la torona dentata. In Fig. d. vediâmo due tali vermi che non tengono alla vescica che pella punta anteriore. Fig. e. mostra un Polycefalo cavato dalla vescica, col suo piriforme corpo e la sua Corona dentata.
Ad99999 04 092a/itaPiante. XC. Tom. IV. No. 90.
DIFFERENTI SORTE DI FUCHI.
Fig. 1. Il Fuco Filo. (Fucus Filum.)
1 nome di questo Fuco si dériva della foçraa de' suoi rami, che cresce-ndo a foggia di fila intrecciate pajono uscir tutti delP ifteffo stelo. Questi rami filofi formano le fogHe di questa pianta. La loro foftanza ha la q-ualità di corno, onde, benche non txasparenti, sono mollo fragili. Questo Fuco giugn. e alla iunghezza di 7 piedi, e ritruvafi ne' fiumi, e mari della laghi China.
Fig. 2. Il Fuco a dita. (Fucus digitatus.)
Ecco il rovescio del fuco filo che pareva formato d'un, intrecciatura tenerissïma di fila. La spezie che quivi vien apprefeutata ha le foglie larghe e groffe, il gamho forte, e in tutte le sue parti dà nel cartiginofo. Il Fuco a dita appartiene aile piu grandi spezie. Il suo gambo, fulla punta del quale le foglie *escono, giugne all'altezza tra 6 ed 8 piedi; Ha comunemente un pollice in diainetro; è cavo e di color verde fudicio, ed esce d' una radice cartiginofa che non va diramandofi foterra, ma che sta ficcata colle sue fibre fopra d'altri foggetti. Primieramente una foglia a foggia di dito esce del gambe che moltiplicandofi ben prefto, trafmuïafi fra poco in una ciocca di foglie lunghe dii'piegâte à foggia di scopa. S' incontra questo Fuco nella Ollanda, ïnghilterra, Norvegia ed Islanda ove cresce fülle cofte, ovvero delle onde vien gettato alla riva. Le foglie feccate fervono di vivanda aile pécore e câpre.
Ad99999 04 093a/itaQuadrup. LXVII. Tom. IV. No. 91.
DIFFERENT SPECIE DI MAQUI.
Fig. 1. Il Macqui Nano. (Lemur pusillus.)
Questo bello piccolo Maqui è nativo dell' isola di Madagascar, dove vive in fu le palme nutrendofi di frutti. Giugne alla lunghezza di 5 pollici, mifurato d"ella punta del nafo fin alla coda. 11 pelo suo è nelle parti luperiori di côlor grigio bruno; le parti inferiori sono bianche. Mangia colle dita de' piedi d' avanti alzando la sua coda. Ha la voce chiara ed acuta. E d' un natural molto féroce e difficile a dimefticarfi.
Fig. 2. Il Macqui macrotarso. (Lemur macrotarsus.)
Il Macrotarfo f avvicina nelle Lie manière piu al didelfo ch' al Maqui. La specie qui descxita è anche chiamata Maqui Daubenton in onor del famofo naturalisa di questo nome. Trovafi fpecialmente nell' isola Amboina. E senza la coda lungo di 6 pollici. Ha il pelo molto fino e lanofo di color roiïo bxuno. Le dita de' piedi d' avanti come de' quelli di dietro sono ben formate e puo servirfene a modo di quattro mani,
Fig. 3. Il Galago. (Galago Senegalensis.)
Il Galago tiene il suo nome degli aWtanti di Senega la sua patria. E un animale molto pacifico e quieto, che si nutre di frutti e d' insetti, e che partorisce negli alberi vuoti. Ha gli occhi circondati d' un cerchio nero. Gli orecchi sono senza pelo. Le sue dita son fôrnite d' unghle, eccetto il dito piu vicino al pollice de' piedi di dietro, ch' e armato d'un lungo artiglio.
Fig. 4. Il Macqui Tarso di Fischer. (Lemur s. Tarsius Fischeri.)
Queste Tarfo dériva il suo nome del Sigr. Fischer famofo naturalisa di Moscowa. -E della grandezza'del Galago; ma gli orrecchi grandiffirni, le dita armât e d' artigli danno a questo animale un' afpetto. molto bruto. Madagascar h la sua patria.
Ad99999 04 094a/itaPesci. XXXVIII. Tom. IV. No. 92.
DUE SPECIE DI BALENE RIMARCHEVOLI.
Fig. 1. La Fisitere cilindrica. (Physalus cylindricus.)
iH^cco un Cetaceo di grandezza enorme che abita nel mar glaciale e che dalle altere balene si diftiague pella forma cilindrica della sua testa. ' La bocca larga è situata nel baffo del ciliudro. La mascella inferiore è piccola, appiattata, e fouravanzata dalla superiore. La bocca aperta presenta una gola larga in modo, che un bove fîarci potrebbe in piedi. La lingua corta non è mobile che d'un lato all'altro. Vive della preda d'altri pesci come le off a che si trovano nel suo stomaco, lo dimostrano. La sua coda è troppo piccola à ragguaglio del corpo, onde provviene il suo moto lento nel notare. Ha Ja pelle e le carni tante dure ch'è molto difficile di ferirla co' ramponi.
Fig. 2. Il Ceto Trumpo. (Catodon Trumpo.)
La forhia di quefb. balena è anche molto particolare. Vive vicino aile cofte dell' I11ghilterra nuova, delle ifole B ermüde, e della Groenlandia. La testa occupa la meta della lunghezza dell' animale, essendo lunga tra 30 e 35 piedi. La mascella superiore fopravanza di molto 1"inferiore. La narine trovafi füll' efiremità -della testa. La mascella inferiore è fornita di denti, li quali, quando la bocca si chiude, entrano nelle cavità, che nella mascella superiore trovanfi addattate per riceverli. Il trumpo è molto graffo, e l'oglio di pesce che se ne ricava, è piu chiaro e meno afpre di quello della balena commune. Il trumpo nota con piu gran celerità che la spezie précédente.
Ad99999 04 095a/itaAmfibi. XVII. Tom. IV. No. 93.
MANATI E FOCHE.
Fig. 1. Il Manato australe. (Trichecus australis.)
V^Juefto animale abita ne' fïumi d'Africa e fpecialmente nell' imboccatufa. del Senega. Giugne alla lunghezza di 14 o 15 piedi. La testa è ottufa e ritondata; in fu gli piccoli occhi porcini si trovano due orifici in vece d'orecchi. I piedi sono disformi e fornite di liscie unghie ritondate. In parecchie lingue derivafi il suo nome della coda rotunda. La sua carne è detta d'aver il sapore della carne di vitello, ma gli Africani vanno in caccia d'effo pel suo graiïo.
Fig. 2. La Foca screziata. (Phoca variegata.)
Questa Foca ha il mufo allungato; îi piedi d'avanti son forniti d'artigli lunghi, e questi di dietro hanno cinque diftinte dita. La parte superiore del corpo è nericcio, l'inferiore tutta bianca. Soggiorna pvincipalmente nel mar Adriatico. E molto féroce nel principio della sua eattivita, ma in po«o tempo f'addomeftica.
Fig. 3. La Foca a Collore. (Var.)
è una varietà della foca screziata e si distingue d'effa per aver il collo cinto d'una striscia bianca a foggia di collare. Il suo color principale è nero.
Fig. 4. La Foca groenlandica. (Phoca Groenlandica.)
Nasce questa foca ne' mari vicini alla Groenlandia ed Islanda, e ritrovasi pure ne' mari dell' America occidentale e lulle cofte di Kamtsciatka. Arriva alla lunghezza di $ o 9 piedi; E" molto stimata dai cacciatori di questi animali che l'amazzano per acquiftarne il graffp suo, e la pelle ch' è groffiffima. La piccola testa è nera e bianca, terminandofi in un mufo appuntato. Il corpo è grigi« e vagamente punteggiato di nero. tUnhkiuiin. xniL, tunn/iiliej. xmi. t Ym/i/dôvous tMiim^lif. xr/II-t_ "th^iAi, Xnir J%, *. ^/^ s Jng-+%
Ad99999 04 096a/itaAnfibi. XVIII. Tom. IV. No. 89. [sic]
BELLE VIPERE.
Fig. 1. La Vipera Argus. (Coluber Argus.)
Questa elegante specie ritrovasi in Africa. E di lunghezza mediocre, ma forte affai per affalir animali piu grandi, ed ammazzarli attorcigliando all'intorno del corpo loro. La parte superiore è di color castagno e vagamente adorno di macchie occhiate di color bianco e rosso. Si dice di questa vipera che construisce un nido di loto, ove in compagnia d' altri della sua spezie vive.
Fig. 2. La Vipera cremisina. (Coluber coccineus.)
La vipera cremifina vive nel Meissco e nella Florida e forpassa la vipera Argus in bellezza ed elegnnza. Ha 2 piedi di lunghezza e 1 1/2 pollice in diametro. Il color principale è cremifino ombreggiato d' una striscia flessuofa e ferpeggiante di nero. E del tutto innocua questa vivera, e nutrefi di formiche. Serve d' ornamento aile ragazze del Messico, che usano portarla all'intorno del collo o delle hraccia, ovvero talvolta intrecciaia ne' capegli.
Fig. 3. La Vipera porsida. (Coluber porphyriacus.)
Questa specie si distingue pei rossi, gialli e neri gusci, de' quali le parti inferiori sono adorne. E velenosa ed indi molto temuta dagli abitanti della Nuova Ollanda; ov' è molto frequente.
Fig. 4. La Natrice occiuta. (Coluber ocellatus.)
Questa rara natrice ritrovasi in Guinea, Ceilan, e nella China. Il dosso è di color bruno chiaro, abbellito di macchie occhiate di color scarlato. La parte inferiore e gialliccia.
Ad99999 04 097a/itaRose. VII. Tom. IV. No. 95.
DIFFERENTI SORTI DI ROSE.
Fig. 1. La Rosa-Cimice. (Rosa punicea.)
La Rosa Cimice puo dirfi vero ornaraento de' giardini nostri; il suo brillante rosso dà vita à tutta la sua vicinanza. L' arbiscello eresce all'Altezza di 6 o 8 piedi. Le foglie lono piccole, di color verde scuro e maffimamente di 5 lobi. Il fogliame è odorifero; il legno bruno, coperto di fpine punteggiate di giallo. La Rosa è femplice ma grande, e consiste in cinque foglie a foggia di cuore, delle quali il lato interiore è d'un rosso vivo, menti e che il lato efteriore è zolfino. L' odore n'è cattivo, essendo quello della cimice; indi il luo nome si derivao
Fig. 2. La Rosa verginale. (Rosa truncata virginalis.)
Questa belliffirna Rosa è del genere delle Rosa biancha, della quale sa una diftinta varietà. Il Rofajo è dévoie e giugne all'allezza di 4 piedi, il legno e verde, le foglie di cinque lobi, poche fpine. Ha questo di particolare questa Rosa que la boccia avendo la forma sferica pare effer togîiata fin' alla meta. La Rofa, quando enticramente fpiegata, è Asiai grande, molto piena, e d'un bianco rifplendente. La sua struttura inclina un poco in dietro, e nel inezzo ovvero verfo l'uno de' lati si trova una macchia di vivo color rosso, che tofto perdendofi nel bianco dà a questo fiore un afpetto veramente grato.
Ad99999 04 098a/itaQuadrupedi. LXVIII. Tom. IV. No. 96.
RIMARCHEVOLI QUADRUPEDI.
Fig. 1. L'Elefantessa allatante.
Nel Tomo primo della presente opéra gia si è fatto la descrizione dell'Elefante, che fra gli animali terrestri è senza dubbio il maggiore. Ecco la liofantessa nella presente tavola allatante un suo picciolo. Si aveva generalmente l'idea, che l'Elefante in suggezione non multiplichi la sua spezie, ma delle osservazioni recenti hanno provato il contrario. Giovanni Corse un Inglese che per parecchi anni era Direttore della caccia d'Elefanti a Tiperah nell'India Orientale, fu testimonio oculare di frequenti copriture d'Elefanti. Si careggiarono l'uno l'altro in presenza di molti spettatori e talvolta gridarono con voce penetrante. Il tempo della pregnezza è incerto. La liofantessa non produce ch'un picciolo alla volta, che allata per mezzo di due poppe situate un poco dietro li piedi d'avanti. Il picciolo non poppa colla tromba come si credeva, ma colla bocca, ponendo la sua tromba in dietro. Durante il tempo di frega gli Elefanti li piu addomesticati vengono feroci non risparmiando sovente il loro corneck oguida; e poco tempo sa che due di questi corneck furono gravemente feriti d'un Elefante nel parco di Parigi.
Fig. 2. Il Sukotyro.
Questo animale particolare non è peranco ben conosciuto. Niewhof un viaggiatore ollandese fu il primo che l'ha introdotto e delineato. Secondo la sua descrizione il Sukotyro è abitante dell'isola di Java, e giugne alla grandezza d'un bove. Ha il muso largo, somigliante al grugno di porco; fra gli occhi incisi all'infù e gli orrecchi pendenti sono situati due corni curvati in dentro, simili a' denti d'Elefante. Il suo nutrimento consiste in erbe, e vien preso molto rado. Sukotyro è il nome chinese.
Ad99999 04 099a/itaPesci. XXXIX. Tom. IV. No. 97.
DELFINI.
Fig. 1. II Delfino ventricoso. (Delphinus ventricosus.)
E la pancia, che a questo Delfino ha dato il nome. Ha 12 fiuo a 15 piedi di lunghezza, e trovafi come gli altri Delfmi, in quafi tutti li mari dell' Europa. II color del dosso è nericcio; quelio della pancia dà nel bianco. Nota con celerità e nutrefi d'altri pefei.
Fig. 2. II Delfino bianco. (Delphinus Leucas.)
Questo abitante de' mari iettentrionali vien bianco come latte, quando ceffa di crefeere, ma nella gioventù è di color grigio chiaro. Arriva alla lunghezza tra 15 à 13 piedi; e nutrefi d' aringhe ed altri piecoli pefei, che va predando in fola. Questa moltitudine di peschi bianchi forma un fpettacolo singolare. Talvolta anche feguitano gli navicelli de' pelcatori fin alle imboccature de' fiumi. La testa è in proportione del corpo piecola c-un poco acuminata. La bocca è fornita da qualchi piecoli denti.
Fig. 3. II Delfino sdendato. (Delphinus edentulus.)
II fdendato Delfino oltrapassa in grandezza le due spezie fopradette. La testa allungata a foggia di beeco dà a questo pefee un afpetto molto particolare. La pelle lifeia è nera, punteggiata di bianco. Ritrovafi in diverfi mari; il suo modo di vivere è quelio degli altri Delfini.
Ad99999 04 100a/itaAmfibi. XIX. Tom. IV. No. 98.
LUCERTAE.
Fig. 1. La Lucerta Cordyla. (Lacerta Cordylus.)
Questa specie ritrovasi in varie parti dell' Asia ed Africa. Arriva alla lunghezza Hi 9 or TO pollici. Il corpo è coperto di fquame di color grigio lurchino. La coda è verticillata di fquame carinate, formte con fpine all' eftremità. Le dit a son munite di taglienti onghie.
Fig. 2. La Lucerta azurra. (Lacerta azurea.)
La Luzerta azurra P affomiglia alla cordyla, eccetto le fquame del corpo che sono piu piccole, e la coda, ch' è piu lunga, e coperta di fquame molto piu larghe. Fra le fpalle ha due fascie o striscie arcuate di nero. Brafile è la sua patria.
Fig. 3. La Lucerta orbiculare. (Lacerta orbicularis.)
Questa spezie pare far Y unione della claffe delle Lucerte con quella delle botte, avendo quel corpo gi*offo ed inetto deîla botta. Effa abita nelle montagne del Messico e della Nuova Spagna. E del tutto innocua.
Fig. 4. La Lucerta pertirossa. (Lacerta bullaris.)
Questo bello piccolo animale è nativo di Jamaica. E comunemente lungo di 6 pollici e di color verde. Soggiorna nei cespugli enelle boscaglie. Sotto la gola porta un borfellino di color rosso che rigonfia a foggia d'un globo, quando è irritata.
Fig. 5. La Luzerta Gozzo. (Lacerta strumosa.)
La Lucerta Gozzo P incontra in varie parti dell'America méridionale. E molto addomesticata e fréquente nelle café e capannecombattonoibvente infieme con gran animofità rigonfiando ligozzio borfelini rossi che hanno fotto la Golla. I, a coda e verde è varieggiata di striscie trasverfe grigie e nere.
Ad99999 04 101a/itaAmfibi. XX. Tom. IV. No. 99
CICIGNE.
-L'a Cicigna h pei suoî piccoli occhi che in qualchi spezie sono quafi impercettibili, anclie chiamata Cicolina or Ciecolina; forma un genere particolare de' serpenti, che si dice il Jevpente di Jquame perche è fornita di piccoîe fquame senza mai poffeder feudi. Le cicigne vanno in dielro come in avanti onde la favola delle loro due teste si dériva.
Fig. 1. La Cicigna di Vetro. (Anguis fragilis.)
La Cicigna di vetro giugne alla lunghezza di 2 o 3 piedi e trovafi in tutte le parti del mondo antico vivente foterra. La sua pelle coperta di fquame di color rolTo-bruno è varieggiata d' un color d'acciaip. La bocca, che f'apre dietro gli occhi, è fornita di piccoli demi che non poffono ferir un dito; e come è deftituta di denti velenofi, è del tutto jnnocue. Vive d' insetti, di cambrici, e di fearafaggi. Se questa Gicigna vien irritata o perfeguita, suol tenderfi iu modo ch' un colpo di baghetta è fufficente di feparar il corpo in 203 pezzi, indi anche è chiamata la Cicigna fragile. Neil'invernata rrtiraii foterra, dove rimane in un stato di torpidezza, f'ino alla primavera proissma. La cicigna è ovo-vivipara, e produce da 6 a 12 piccioli, che prima son covati nel utero. Ne' caldi giorni dell eftate getta la sua pelle.
Fig. 2. La Cicigna Pancia. (Anguis ventralis.)
Questa Cicigna dériva il suo nome del suo ventre di poca lunghezza, e della coda di lunghezza disproportionata. Vive in Carolina è Virginia. E di color verde e giallo, e del tutto innocua.
Fig. 3. La Cicigna di coda appiattata. (Anguis platura.)
Questa spezie è lunga di 2 piedi e 4 pollici ed abitante dell' India Orientale. La parte superiore è nera, 1' inferiore d' un verde fuddicio; la coda appiattata^termina in un'eftremità ottafa,
Fig. 4. Cicigna screziata. (Anguis variegata.)
La Cicigna fereziata è gialla e nera; giugne alla lunghezza di 3 o 4 piedi e trovafï nella Nuova Oiianda. OA 91/. J2K. ^uofed. ZOT.
Ad99999 04 102a/itaRose. VIII. Tom. IV. No. 100.
DUE SORTE DI ROSE.
Fig. 1. La Centifolia Incarnata. (Rosa regina rubicans.)
v^uefta Centifolia è una belliffima specie delleRose bianclie. Della Tua forma compatta e globulare si chiama anche la Rosa perla. E di médiocre grandezza e del piu ameno color di carne. L'odor n' è molto grato. II suo debole frutice non oltrapassa l'altezza di 2 o 3 piedi. Ha il legno verde, poche fpine, ed il fogliame di cinque lobi. La parte superiore delle lue foglie quafi ritonde è verde scuro, 1'inferiore di color verde gajo. Non è foggetta è l'offrir dal freddo, e ii propaga per mezzo di narbatelle,
Fig. 2. La Rosa Muscosa. (Rosa muscosa major.)
La patria di questa vaghiffima forte di Rose è probabilmente la Periïa. Le boccie e ramicelli pieni di lunghiffimi. filamenti pajono effer coperti d'un muscliio rosso-verde; di raclo forma un rofajo, magli steli giugnono all'altezza di 6 piedi. Il fiore è affai grande, molto ripiena, di color paliido e di grato odore. Effendo molto delicata suol appaffirfi in poco, e si propaga il mèglio nelle café de' giardini per mezzo di tralci.
Ad99999 06 003a/itaCostumi. X. Tom. VI. No. 1.
COSTUMI DELLA SVIZZERA.
Fig. 1. Un paesano d'Unterwalden.
OH abitanti del Cantone d' Unterwaiden fono gente di buon' indole, ma poco colta; inclinano alla malinconia; per la maggior parte fon poveri, e fi procurano il lor mantenimento con allevar beftiame e vi fi applicano con molta cura. Vediamo qui rapprefentato un vaccaro nel lue abito da fefta.
Fig. 2. Una giovane paesana di Berna.
Vediamo qui una bella villanella del Cantone di Berna, che torna dalla campagna con una caneftra piena di patate ivi da effa raccolte. È veftita leggiermente per lavorare con più facilità.
Fig. 3. Un vaccaro d'Emmentale.
JJ Emmental, ofia la valle d'Emma, J5tuata nel" Cantone di Berna è un paefe molto fertile e famofo per il cacio eccellente che quivi fi fa. L'occupazione principale degli abitanti di effa confifte in allevar beftiame. La
Fig. ura preferite ci moftra un vaccaro di quefta valle nel folito fuo veftiario, come uscito dalla Italia- fé ne' porta via il bigonzo pieno di latte.
Fig. 4 e 5. Una villanella ed un villanello della valle d'Entlibuch.
Gli abitanti della valle fit'Èntlibuch, fituata nel Cantone di Lucerna, fono farnofi pel loro Carattere mafchio, altiero, prode e franco, e nello stesso tempo fi diftinguono pel talento particolare che hanno per la mufica, la poéfia, la fatira e per gli efercizj ginn aitici, - ed in quefti ultimi fpecialmente fi fon refi ragguardevoliffimi. Le due
Fig. ure anneife ce li rapprefentano nel loro abigliamento ordinario.
Fig. 6. Un cacciatore di camosci.
Vediam qui un cacciatore di camosci delle Alpi Elvetiche, nel folito fuo veftiario. Per mezzo del fuo baftone colla punta di ferro, e delie fcarpe egualmente ferrate e puntate egli fi arrampica l'opra le più efte montagne di ghiaccio, e fi el'pone ai più evidenti pericoli per aver il piacere di ammazzare un camoscio.
Ad99999 06 004a/itaMiscellanea LXVIII. Tom. VI. No. 2.
FABBRICHE DELLA SVIZERA
Fig. 1. La Casa di un contadino Svizzero.
In una gran parte della Svizzera le cafe de' contadini fon più grandi, più fpaziufe e petciò più comode, che in molti altri paefi. • Quello fi vede anche nella presente
Fig. ura, che ci moftra la cafa d'un contadino del Cantone d' Unierivalden il quale in paragone cogli altri Cantoni è piùttofto povero, ed i fuoi abitanti fon più rozzi, meno colti e meno induftriofi di quei degli altri. Uffa è d'una grandezza confiderabile; il pian terreno è murato di faffi e contiene la cantina; tutto il relto è fabbricato di legno. 11 tetto è coperto d'afficelle, che fi tengono fermi con faffi fovrapofti.
Fig. 2. La capanna d'un pastore alpigiano.
Quefte capanne fi fabbricano fülle montagne in vicinanza delle pafture dove gli armenti durante tutta la ftate fi pascolano. In queue capanne, erette interamente di travi pofte l'una full' altra, a guifa delle cafe de' contadini nella lluffia, fi cuftodisce il latte e faffi il formaggio; effa ferve anche di ricovero ai paftori che guardano gli armenti, e la notte vi dormono; il lor letto, fituato folto il letto non confine d'altro che di fiero lungo. La presente ig.. xapprefetita l'interno d'una tal capanna con tutti gli utenfili per la formazione del cacio, di cui qui l'alpigiano fi vede realmente occupato. Sua moglie col
Fig. lio è venuta dal villaggio per vifitarlo, e '1 ragazzo del paftore arroftisce un cacio per i cari ospiti. Per quefta gente il cacio arrofiito è un boccone fquifito. ÀI principio dell' inverno il paftore alpigiano ritorna dalle montagne alla valle dove abita colla fua famiglia.
Ad99999 06 005a/itaMiscellanea LXIX. Tom. VI. No. 3.
GHIACCIERI RIMARCHEVOLI PER ESSER LE SORGENTI DI GRAN FIUMI.
X ghiaccieri delle Alpi Svizzere fon maffe anteriore, t medio, e pofteriore)
a guifa d'un enormi di ghiaccio, ed i magazzini d"acqua ruscello di ghiacciero, e con elfo unisconli i perpetui ed inefauribili per i fiumi che da tredici ruscelletti che cadono: dal Mufcheleffi fcaturiscono. Due di quefti ghiaccieri qui horn, giogo efto d'una eftenfione di due leghe, ef
Fig. iati fono fpecialmente rimarchevoli per effer le forbenti di due fiumi principali d'Eu-, _, F. i g. 2. tIil g h i i a• c c i e •r e « d 1e1l tP» i o d-\ano. ropa. D. . D'una magnificenza ancor maggiore è la
Fig. 1. Il ghiacciero del Reinwald o sia la prima sorgente del Reno.
ciero della Furca o fia del Erodano, il quale perlo è uno dei più bei ghiaccieri in tutta l'eftenfione delle Alpi. Effo fcende dalle falde della Nel fondo della valle di Reinwald, fituata Furca
(montagna alta fui confini del Valle fé nel Cantone Elvetico de' Grigioni, e circon- e de' cantoni di Berna e à'Uri, e può riguardata di tutte le parti da montagne altiffime, darfi come l'ultima cima della gran Montail gran ghiacciero ftende l'immenfa fua mafia gna di »San Gottardo verfo la direzione tra di ghiaccio per una valle orrida e folitaria. Da mezzodì e ponente)
Fig. 2. Il ghiacciero del Rodano.
e dalla montagna ancor una volta grande, che talvolta cresce ad una più alta di Galenftok, giù nella valle di Gelarghezza forprendente, e rende un' aspetto ren, ed è lo fbocco di una valle d* ghiaccio magnifico, fi precipita la forgente pofteriore lunga fei leghe. Tre ruscelletti fcaturiscono del R.eno
(giacche quefto fiume maeftofo nasce da quefto ghiacciero e formano le forgcnti del da tre forgenti principali che fi chiamano Reno Rodano.
Ad99999 06 006a/itaMiscellanea LXX. Tom. VI. No. 4.
LA CASCATA DELLO STAUBBACH.
VJna delle cascate più rimarchevoli, più fa- aria a guifa d'1111 fottile velo di color argenmofe, e più vifitate nella Svizzera è quella teo bianchiffimo e con forme Tempre variate, del cou detto Staubbach nella valle non meno Verfo mezzogiorno quando i raggi del Sole rimarchevole di Lauterbrun del Cantone di battono fopra la colonna mobile dell' acqua Berna. Vicino al villaggio di Lauterbrun tutta ridotta in fchiuma e nebbia; la beleffa fi precipita nell' altezza ftraordinaria di lezza di quefto meravigliofo giuoco della nacirca novecento piedi fopra la rupe quafi per- tura arriva al fuo più alto grado; ed avvicipendicolare del Pletfchberg ofia montagna di nandofi ad effa fi fcorgono due arcliibaleni Pletfch. Quefto ruscello realmente forma in forma circolare. Si può panare lenza pedue cascatelle una fopra l'alira. Quella di ricolo tra la rupe eia cascata, ma non fenza fopra (Fig. - I.J cade in un bacino, da cui di effer bagnato dagli fpnizzi continui dell'acnuovo con impeto fi precipita per formare qua. Nel tempo dell' inverno ftrane Fig. ure la cascatella di Totto (Fig.. 2.)- In quella fmi- di ghiaccio fi formano nel Staubbach. Più furata altezza per la refiftenza dell' aria l'ac- di fopra fi vedono ancor molte altre cascate, qua cadente fi diffolve interamente e fi ri- ma nell'una coli bella e forprendente coinè duce per coli dire in una polvere fottiliffima quella di fotto. (da cui la prefo il fuo nome), e fvolazza peli'
Ad99999 06 007a/itaMiscellanea LXXI. Tom. VI. No. 5.
OSSERVAZIONE MICROSCOPICA DELLA SPUGNA MARINA E DEL TAFFETÀ CANGIANTE.
Fig. 1. La spugna marina.
Vuefì° corpo porofo di color bruno-gialliccio, di cui ci ferviamo per pulire e lavare, nasce fpecialmente nel Mediterraneo fui fondo dirupato delle ifole e degli fcogli, dal quale i maragnoni lo fyellono e raccogliono. È cofa nota, che la fpugna afforbisce l'acqua con grande avidità. Ma come ciò fucceda f'intenderà, allorché fi offervi il piccolo pezzetto di fpugna (A) ingrandito fotto '1 microfcopio (B). Si fcoprirà che la fpngna non confifte di altro che d'un' intreccio di molti piccioli tubi fottilifGmi e pieghevoli, che avidamente afforbiscono l'acqua, e fanno gonfiar la fpugna. La mollezza e pieghevolezza dei tubi poi fan fi che l'acqua fi può fpremere dalla fpugna con facilità, poiché per la preffione della mano i tubi a guifa di trombe la danno fuori.
Fig. 2. Il taffetà cangiante.
Il giuoco di colori cangianti, che in quefta forta di taffetà fi offerva (come nel Tomo V. Nro. 40. fi è veduto a occafione dell' farfalla cangiante) nasce dal diverfo colore de' fili, come fotto il microfcopio (b) chiaramente fi vede. Nel presente cafo l'orditura o fia il liccio confifte di fili gialli, e la trama di fili purpurei. E coli fecondo che il taffetà fi volge, domina ora il color giallo, ora il color purpureo, o vi nasce un bel mifto di ambedue.
Ad99999 06 008a/itaPiante CV. Tom. VI. No. 6.
L'ACANTO OSIA LA BRANCORSINA.
ih rimarchevole quefta pianta per aver fomminiitrato agli antichi Greci e Piomani un belUrfimo ornamento architettonico. La bellezza ringoiare della fua forma gl' induUe ad imitarle nel capitello dell' ordine corintio, e col dare ad effe una forma più regolare e fimmetrica le refero ancor più belle e più adattate all' arte. Anche l'architettura gottica e moderna hanno adottato quello graziofiffimo ornamento. Finora fi conofcono 14 fpecie di Acanto, e le due rapprefentate in quefto folio fono appunto quelle de' quali l'architettura fi ferve.
Fig. 1. L'Acanto molle. (Acanthus mollis.)
E una pianta perenne che nafce da Te in Sicilia e nell' Italia inferiore. Le'foglie (A) fon difpofte a guifa di rofa, e nel centro dio effe fi erge nell' altezza di due o tre piedi lo itelo che porta i fiori di color bianco e violaceo (B).
Fig. 2. L'Acanto spinoso. (Acanthus spinosus.)
Quefta fpecie egualmente nafce in Italia in luoghi umidi. Le foglie fon grandi e di bella forma, e fulla punta delle picciole foglie fi trovano fpine fimili a quelle delle foglie del cardo.
Ad99999 06 009a/itaVermi XI. Tom. VI. No. 7.
FRUTTI DI MARE.
Fig. 1. Il Cardio spinoso; il bucardo. (Cardium echinatum.)
Oiccome ne' gabinetti di ftoria naturale chiocciole e le conchiglie Tempre fi vedon vuote, creder potrebbefi che quefti gufcj follerò affatto disabitati. Ma del contrario ci perfuadono qui le Fig. g. A, B e G di quefto Cardio fpinofo, che trovafi nel mare del Nord. In P'ig. A l'animale che in elfo abita fi vede dal canto vivo della parte efteriore; in B elfo fi moftra da un lato, e fé ne vede il pie in forma d'uncino e di color arancio, che ferve all' animale per moverti ed alzarti. In C i due gusci fon divifi fi che tutto l'animale comparisce diftintamente,
Fig. 2. La Penna marina. (Pennatula mirabilis.)
Quefto teftaceo formato a guifa di corallo è abitato da un' animale polipofo, e da' lati ha ramicelli pennati che forni guano le ali d'una penna. La penna marina arriva alla lunghezza di fei o otto once e fi trova ne' mari d'Europa e d'America galleggiante fulla fuperficie dell' acqua
Ad99999 06 010a/itaPesci XLI. Tom. VI. No. 8.
PESCI DI FORMA SINGOLARE.
Fig. 1. Il Stileforo cordato. (Stylephorus chordatus.)
Wuefto pesce d'una forma ftrana non prima che circa da 20 anni in qua fu conosciuto, allorché fu portato in Inghilterra dalle Indie occidentali. Elfo porta gli occhj fopra le due escrescenze cilìndriche e la tefta col grifo in fu confitte di una pelle bruna e graffa. Il corpo finisce in una fpecie di corda lunga un piede e dieci once, mentre che la lunghezza del corpo non ha che dieci once.
Fig. 2. Il pesce rospo dipinto. (Lophius pictus.)
Abita quello pesce l'Oceano pacifico nelle vicinanze della Nuova Ollanda e di Otaite. ' Sopra Ja bocca fpalancata elfo porta un lungo filetto in forma di tridente, col quale adesca piccioli pescetti, che gli fervono di nutrimento. Due altre escrescenze fi vedono fui fuo dorfo. Il color principale di quefto pesce è bruno, variato di macchie gialle e roffe.
Fig. 3. Il pesce rospo marezzato. (Lophius marmoratus.)
Egualmente fi trova nell' Oceano pacifico. Il corpo fuo è di color nero, marezzato di bianco e roffo. Sul nafo porta un filetto biforcato, e le pinne del petto fon formate a un di preffo come piedi, ma in realtà non lo fono.
Ad99999 06 011a/itaMiscellanea LXXII. Tom. VI. No. 9.
METEORE, O SIA FENOMENI AEREI.
I ra le meteore rare annoverar fi poffono ciare. La meteora qui efFig. iata fu vifta a i globi infocati, che talvolta fi vedono ap- Londra il dì 13. Novembre del 1803, verfo le parire improvvifamente nell' atmosfera. Ben- nove e mezzo di fera. Ad uno di quei che che non ancor arrivato fiafi a poter fpiegare l'offervarono la maffa di fuoco in principi* il nascere di quefti fenomeni, tanto almen apparve di un contorno ben diftinto, ed acfi fa, che non fon forieri di pubbliche ca- compagnata da altri globetti infocati; e nel lanuta, come crede ancora la plebe igno- continuar fuo volo ad effa nacque una coda rante e fuperftiziofa; anzi debbefi fupporre, infocata. Un' altro offervatore vide dal corche effi, come l'aurora boreale ed altri fé- pò ellittico del globo uscire de' raggi, che nomeni aerei, fono effetti di caufe natura- terminavano in picciole ftelle. li, che finora non abbiam potuto rintrac.
Ad99999 06 012a/itaMiscellanea LXXlll. Tom. VI. No. 10.
OGGETTI MICROSCOPICI.
Cria altra volta in queft' opera, Tom. IL dall' altro egualmente difianti. Affai diverfi Nro. 98. abbiamo offervato e paragonato le al contrario fi inoltrano i pizzi di Brabante.' opere della natura con quelle dell' arte Quefti o fi cuciono coli' aco, o fi lavorano* lotto il microscopio, il che ci ha convinto a piombini. Di una fola libbra di lino che le prime fono infinitamente più per- nelle Fiandre fi lavorano l'ino per 7000 fio-. fette delle feconde. Lo vediamo ancora qui rini di pizzi, e non fi può vedere in quefto: paragonando due teffiture, le più artificiofe genere cofa più perfetta e più regolare; ma che poffano trovarfi, cioè la tela di ragno, offervati fotto il microscopio tutto apparisce, ed un pezzetto di pizzi di Brabante. Là diverfamente. Il pizzo il più fino fembra più gran regolarità fi trova ne' detagli della una teffitura irregolare dir groffe corde • inprima Fig.. 1. dove tanto i fili dritti quanto viluppate confufamente e feinza verun' ori traverfi fono di una Xteffa groffezza e uno dine.
Ad99999 06 013a/itaInsetti XLVIII. Tom. VI. No. 11.
FARFALLE ESOTICHE.
Fig. 1. L'Argo indiano.
Ylie^° nel papiglione che fi trova nelle Indie Orientali, è qui ef
Fig. iato nella Tua grandezza naturale. Il fondo delle lue ali è di un bruno quafi nero, e disegnato con macchie gialle. Le ale pofteriori fono ornate di due begli occhj neri e cerulei.
Fig. 2. Il Podalirio verde dell' Indie Occidentali.
Quefto papiglione efotico, della fpecie di quei che fi chiaman porta coda, fi trova in Suriname nell' America: quanto alla
Fig. ura fomiglia al Podalirio noftro, ma nel colore, cornpofto di ftriscie verdi e nere, è diverfo da esso.
Fig. 3. La farfalla a fiamma Americana. (Pap. Eq. H. Ricini.)
Le sue ale posteriori, tinte di un color roffo chiaro, le danno un' afpetto lieto. Le ale anteriori portano cìafcheduna due macchie gialle.
Fig. 4. L'ala rancia di Suriname.
Quefta farfalla come l'antecedente fi diftingue per le fue ale lunghe e ftiette e pel f uo corpo lungo e lottile. Il colore delle fue ale è graziofamente variato di rancio, giallo, e bruno.
Ad99999 06 014a/itaMiscellanea LXXIV. Tom. VI. No. 12.
MANIERA COME I NEGRI AMERICANI SCORTICANO IL SERPENTE INDOVINO.
JL^al No. 85. del Tomo III. di queft' opera poi attaccò il laccio d'una fune intorno al già conofciamo il Serpente Indovino come collo dell' animale, e cofì lo fece tirar fu uno degli animali i più fpaventevoli, che ad un' albero da due altri negri. Poi egli arriva alla lunghezza di 30 o 40 piedi. Quefto fui ferpente stesso fi arrampicò, ascefe, gli ferpente fi truova anche in America in Su- fpaccò il ventre e poi lo fcorticò. Una riname, e gli abitanti lo chiamano Aboma. quantità di graffo, che ferve per rimedio a L'Inglefe Stedman che per più anni ftava contufioni, ne fu raccolta; i negri si acin fervigio degli Olandefi in Suriname, in- conciarono la carne e la mangiarono con fieme col fuo fchiavo nero David uccife un grande appetito, tal ferpente con più colpi di fucile. David enn.
Ad99999 06 015a/itaMiscellanea LXXV. Tom. VI. No. 13.
RACCOLTA DELLA COCCINIGLIA.
wuefto infetto, che fi trova nell' America Meridionale fui Fico d'india (Cactus opuntia.) già abbiamo incontrato nel Tom. IL no. 31. di que ft' opera. Per il fuo bel color purpureo effo è divenuto un' oggetto importante del commercio; e nel Meffico la Cocciniglia vien coltivata in piantagioni di fichi d'India unicamente a quefto fcopo deftinate. Qui fi vede una tal piantagione, in cui le piante (a) fono diftribuite a fila, ed i coltivatori (e) occupati a rimescolar la terra intorno ad effe. I piccioli animaletti sen particular cura fi mettono fopra quefte piante. Dopo alcuni mefi, quando fono arrivati alla lor grandezza naturale, ne vengon levati per mezzo di pennelli di pelo di capviaolo, (b) e raccolti. Poi, tolta ad effi la vita fopra lamine infocate (f) fi ripongono in vafi; (g, h) o m effi in eaneftri fi uccidono con acqua feottente, e poi fi distendono fopra ftoje (i) per asciugarli. L'ultima maniera di ucciderli è la migliore. La cocciniglia fi raccoglie nelle piantagioni tre volte l'anno, dal mefe di Décembre fino al Maggio.